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Memorie da un futuro glaciale: archeologia di uno scandalo reale
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Società Napoletana di Storia Patria
Napoli - Via Vittorio Emanuele III, 310
E se la Terra fosse colpita nei prossimi seimila anni da una glaciazione? Cosa troverebbero gli archeologi del futuro sotto la spessa coltre di neve e ghiaccio? Probabilmente le rovine di un’antica e potente civiltà, quella dei Bitanni, fiera e valorosa, ma, nonostante ciò, incapace di accettare una sovrana straniera e pure divorziata. E il povero sovrano, Evaldo III, viene costretto dal suo stesso popolo ad abdicare per amore dell’americana Simona.
Questa è la trama di un racconto conservato alla Società napoletana di Storia Patria, all’interno dell’archivio privato che Giulio de Montemayor, giurista e scrittore, donò nel 1939 assieme alla sua biblioteca all’allora direttore Ernesto Pontieri. Letterato la cui vita ha visto più ombre che luci, Montemayor ottenne nel 1912 la libera docenza in Filosofia del diritto ed ebbe l’opportunità di collaborare con importanti riviste come «Napoli nobilissima» e «La Critica». Allievo di Enrico Cenni e Luigi Miraglia, egli fondò nel 1914 a Napoli, sua città natale, lo “Studio Giuridico Napoletano”, l’associazione dei liberi docenti di diritto della città partenopea. Nazionalista, entrò nel partito fascista nel febbraio del 1924, organizzando il sindacato fascista degli artisti e quello degli autori e scrittori. Nel 1925 lesse la sua prolusione “La buona politica dal Vico al Cuoco al Risorgimento d’Italia”, facendo sorgere una polemica con Benedetto Croce.
Natale fra le nevi, titolo del racconto che porta la sua firma, è il tentativo di ridicolizzazione, tutt’altro che velato, di avversari politici come la Gran Bretagna, utilizzando come strumento di scherno uno degli episodi che più ha messo in discussione l’idea di rigidità e compostezza della corona britannica: la rinuncia al trono da parte di Edoardo III per ribellarsi al protocollo monarchico e sposare una donna americana divorziata. L’accaduto diventa, così, un trampolino di lancio per farsi gioco degli inglesi e al contempo degli americani che si trovano inevitabilmente coinvolti nella vicenda.
Le parole dell’autore non nascondono, quindi, il disprezzo che certe ideologie mostrano nei confronti dell’alterità, nemmeno davanti alla conclusione che, travestita da messaggio di speranza, prende in giro uno dei sentimenti più potenti al mondo: l’amore.
Intervento: Francesca Paola Esposito, Post Doc all’Università degli Studi di Firenze. Voce ed editing: Alessio Sordillo, attore e sound designer. Fotografie: Fondo G. de Montemayor, “Natale fra le nevi”, s.d., cc. 1-6.
Bibliografia e fonti: S. Musella, L’inventario dell’archivio storico della Società Napoletana di Storia Patria (1876-1920), in «ASPN», 123 (2005), pp. 573-594; SNSP, Fondo G. de Montemayor, Curriculum di Giulio de Montemayor; V. Spreti, Enciclopedia. IV, p. 676; A. Venezia, La Società Napoletana di Storia Patria e la costruzione della nazione, Napoli, FedOa, 2017, pp. 183-184.