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Al di là della carta: prospettive future sulla conservazione e gli archivi
ARCHIVI COLLEGATI
Centro per gli Studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell’Università di Pavia
Pavia - Corso Strada Nuova, 65
«Forse un giorno la cosiddetta Scienza della Letteratura con i suoi computer confezionatori di ipertesti se ne approprierà e gli cambierà spirito, lo renderà suo territorio chiudendo definitivamente la porta a ogni farnetico di ombre.
A questo punto il nostro discorso riguarderà solo la storia passata del Fondo e noi si assomiglierà a quei cari antichi cronisti, che scrivevano con la penna d’oca e consideravano benedetto il tempo del passato, a partire dalle origini del mondo o almeno della loro città».
Scrive Maria Corti nel suo “Ombre dal Fondo”, il libro autobiografico che racconta le prime vicende del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia, archivio che dal 1973 ha come scopo la conservazione e lo studio del patrimonio archivistico e bibliografico moderno e contemporaneo.
Nel delineare un futuro in cui la tecnologia avrebbe trasformato la letteratura e il modo di archiviarla, queste parole colgono con lucidità lo spaesamento, la curiosità e l’ambivalenza con cui si guardava, e si guarda tuttora, all'innovazione.
Ma è proprio da qui che vogliamo partire: dal timore di una perdita irreversibile, ma anche dalla consapevolezza che ogni trasformazione della scrittura produce nuove forme di memoria, nuovi strumenti di ricerca e nuove domande.
I fondi letterari nati in formato digitale, i metadati, la questione dell’autenticità, il rischio dell’obsolescenza tecnologica: sono questi i territori che vogliamo esplorare, provando a dare voce a una filologia che cambia, che si confronta con l’intangibile, ma che continua a interrogare il tempo, i processi creativi, la forma delle opere.
Il contenuto che presentiamo si radica nell’esperienza del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia e di PAD - Pavia Archivi Digitali, uno dei primi progetti italiani interamente dedicati alla raccolta e conservazione di documenti letterari digitali. È lì che si sperimentano nuovi protocolli di descrizione, si costruiscono flussi di conservazione, si immaginano futuri possibili della memoria.
Riflettendo sul tema di Archivissima 2025, “Dalla parte del futuro”, questo podcast è anche un invito a non chiudere «definitivamente la porta a ogni farnetico di ombre», ma ad ascoltarle, quelle ombre, e a lasciarsi interrogare da ciò che resta e da ciò che cambia. Perché, oggi più che mai, riflettere sulla scrittura significa anche chiedersi come vogliamo ricordare.
CREDITI
Voce e montaggio: Sara Filippi
Testi: Lucia Giagnolini e Sara Filippi
Si ringraziano anche: Giuseppe Antonelli, Sara Pizzi, Chiara Andreatta e Adele Gorini.