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Ritorno a sé

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Archivio Storico di CUBO, museo d'impresa del Gruppo Unipol
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Istituto di Istruzione Superiore "Crescenzi - Pacinotti - Sirani"
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Tutto inizia nel 2085, quando durante dei lavori di digitalizzazione nei sotterranei del nostro archivio centrale, viene ritrovato un vecchio documento dimenticato. Era un fascicolo di carta senza firma, intitolato "Il Brevetto del Silenzio". Nessuno sapeva chi l'avesse scritto, ma quello che recava al suo interno cambiò completamente il nostro modo di vedere le realtà alternative.

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Archivio Storico di CUBO museo d'impresa del Gruppo Unipol

Ritorno a sé

Sono Enrico Rossi, membro di una famiglia che da generazioni opera nel campo delle
assicurazioni. Siamo i fondatori della KYLS (Keep Your Lives Safe), la più grande impresa
assicurativa degli ultimi tempi.

Il lavoro mio e dei miei collaboratori è diventato estremamente complesso negli anni. Mentre
in passato ci dovevamo occupare di una sola realtà, oggi non è più così e, più il tempo passa,
maggiori sono gli ambiti nei quali operiamo.

La difficoltà, ma anche il motivo per cui amo questo lavoro ed esso non mi annoia mai, sta nel
fatto che, mentre certe assicurazioni valgono per tutti contesti, altre devono essere realizzate
su misura. Ad oggi, tra i compiti di un agente assicurativo, rientra anche il controllo di
specifiche situazioni reali e l'ideazione di assicurazioni apposite, così da rendere qualsiasi
realtà il più sicura possibile. Non è più solo una questione di rischi materiali, come incidenti,
furti o calamità. Parliamo di vulnerabilità psichiche, errori temporali, immersioni sensoriali,
slittamenti d'identità. Ogni nuova realtà porta con sé nuove regole, nuove opportunità e,
inevitabilmente, nuovi pericoli. Il nostro mestiere è diventato quello proprio degli esploratori,
degli psicologi, dei programmatori e dei filosofi contemporaneamente.

Tutto è iniziato nel 2085, quando durante dei lavori di digitalizzazione nei sotterranei del nostro
archivio centrale, abbiamo trovato un vecchio documento dimenticato. Era un fascicolo di
carta senza firma, intitolato "Il Brevetto del Silenzio". Nessuno sapeva chi l'avesse scritto, ma
quello che recava al suo interno cambiò completamente il nostro modo di vedere le realtà
alternative. In poche pagine si parlava di un algoritmo capace di sincronizzare i ricordi più
profondi con ambienti digitali immersivi e di un altro, che invece avrebbe portato ad acquisire
una pace interiore totale. Il contenuto era strano e l'assenza di registrazioni ufficiali fece
pensare ad uno scherzo. Ma qualcuno iniziò a chiedersi: e se il documento fosse stato
archiviato per errore? O peggio, nascosto di proposito? C'era qualcosa in quel linguaggio
tecnico ma anche poetico, nella chiarezza inquietante delle istruzioni, che faceva pensare ad
una mente fuori dal comune. Forse quella di un genio o di un visionario dimenticato dalla
storia.

Quel documento diede il via a una nuova linea di ricerca che, pochi anni dopo, ci portò a
collaborare con la più grande azienda qualificata nella creazione di realtà alternative.
Insieme, lanciammo sul mercato due delle dimensioni parallele più rivoluzionarie di sempre:
Dory e Abyssalia.

Dory è la realtà dei ricordi. Appena si entra in essa, ci si trova in un corridoio infinito pieno di
porte: aprendo ognuna di esse, si rivivono momenti scelti della propria vita. C'è chi torna alla
prima risata fatta con un amico d'infanzia, chi ritrova l'abbraccio di un genitore, chi affronta un
errore mai superato. Ma non è solo un ricordo: si possono vedere quei momenti da nuove
prospettive, notare dettagli che erano sfuggiti e persino cambiare una frase che era stata
detta. Ogni porta rappresenta un tratto del proprio passato, ma anche un risvolto emotivo
importante. Si può osservare sé stessi dall'esterno, ascoltare i silenzi a cui non si era prestata
attenzione, percepire sguardi e gesti con una chiarezza nuova. Molti descrivono Dory come
un sogno lucido pieno di verità dimenticate: c'è chi ne esce cambiato, chi trova la forza di
perdonare, chi si libera da un rimpianto che lo bloccava da anni.

Non serve un manuale per capire il rischio: chi resta troppo a lungo in Dory potrebbe
confondere il passato con il presente ed avere dunque problemi di identità. La memoria,
stimolata troppo, può diventare una prigione dorata. Alcuni utenti hanno iniziato a confondere
episodi rivissuti in Dory con altri realmente accaduti; altri hanno sviluppato dipendenze
emotive verso eventi che non potevano più ripetersi nel mondo reale. Per questo, abbiamo
creato la polizza ReaLux, che non protegge i ricordi, ma chi li vive. Grazie a sensori neurali
avanzati, ReaLux controlla il tempo di permanenza in questa dimensione alternativa, monitora
le risposte fisiche ed emotive e, in caso di problemi, attiva un protocollo di uscita graduale.
Emette anche allarmi emotivi personalizzati - suoni, immagini, parole-chiave che funzionano
come "ancore cognitive” per riportare l'utente al momento iniziale. Così il passato torna a
essere storia, invece che una prigione. Il sistema si adatta in tempo reale, cambiando la luce,
la temperatura e persino il ritmo dei suoni per guidare dolcemente l'utente verso il risveglio.
ReaLux è stata un’intuizione rivoluzionaria non solo dal punto di vista tecnico, ma anche etico:
essa ha ridefinito il concetto di “memoria” come uno spazio visitabile, ma non abitabile e
l'emozione come qualcosa che può essere assicurato e supportato.

Abyssalia, invece, è una realtà completamente diversa. A differenza di Dory, che si basa sui
ricordi personali, Abyssalia è stata creata per offrire un rifugio. Essa è un'enorme distesa
marina dove il tempo scorre in modo diverso e il corpo si sincronizza lentamente con l'acqua.
Qui le correnti non portano tempeste, ma pensieri leggeri. I delfini non scappano, ma
accompagnano dolcemente. Le piante marine non si spezzano, si adattano. Le balene
cantano con suoni che calmano il battito del cuore. Ogni elemento in Abyssalia è programmato
per rispondere ad un preciso stato d'animo e restituire equilibrio. I colori cambiano in base
all’attività cerebrale di una persona, le creature marine seguono movimenti armonici
influenzati dal respiro di quest’ultima e ogni roccia levigata, ogni banco di sabbia ha una
funzione precisa: accogliere, cullare, dissolvere tensioni.

Abyssalia è un'oasi, ma non è priva di pericoli. Anche la pace può nascondere insidie,
soprattutto se diventa un rifugio troppo confortevole. Alcuni utenti, in particolare quelli con
fragilità emotive, tendono a non voler più tornare alla realtà. L'apatia verso il mondo reale,
chiamata clinicamente "sindrome dell'abisso quieto”, è una delle controindicazioni che
abbiamo imparato a riconoscere con attenzione. Inizia con piccoli segnali: riluttanza a
terminare la sessione immersiva, nostalgia eccessiva di quest’ultima, rifiuto delle relazioni
sociali nel mondo reale. In casi estremi, tale esperienza può portare ad una completa
dissociazione. Per tale motivo l'assicurazione Nautis prevede un monitoraggio neurale
costante e una soglia massima di permanenza: oltre quel limite, il sistema genera una corrente
dolce che riporta l'utente alla superficie e quindi al risveglio. La corrente non induce solo
un’espulsione meccanica, ma un processo graduale: l'utente, durante questa fase, viene
accompagnato da forme di vita luminose, da melodie marine, da una sensazione crescente di
calore corporeo che lo riconnette alla fisicità. Nautis comprende anche un percorso di
reintegrazione emotiva che continua per giorni dopo l'esperienza: sogni guidati, esercizi di
respirazione, colloqui con terapeuti specializzati. Il nostro obiettivo non è semplicemente far
tornare l'utente indietro, ma aiutarlo a portare con sé la pace precedentemente acquisita,
senza perdersi nel vuoto che quella pace paradossalmente può lasciare.


Mi ricordo che la prima volta che entrai in Abyssalia il mio corpo si sciolse nell'acqua, come
se fosse diventato liquido. Una manta argentata mi passò accanto, sfiorandomi con grazia.
Chiusi gli occhi e sentii il mio respiro sincronizzarsi con la marea. Non ricordo esattamente
quanto rimasi all'interno, ma trovai un senso di tranquillità assoluta che non avevo mai provato
prima, tanto da perdere la concezione del tempo.


II "Brevetto del Silenzio” rimane avvolto nel mistero. Ma è grazie a un manoscritto dimenticato
che abbiamo creato mondi capaci di ristabilire l'equilibrio interiore. KYLS non assicura semplici
polizze: garantisce il diritto ad esplorare i confini più intimi dell'esperienza umana. Perché la
vera sicurezza non è assenza di rischio, ma la certezza di poter tomare a sé, di ricongiungers. Perché la
vera sicurezza non è assenza di rischio, ma la certezza di poter tomare a sé, di ricongiungersi
con le proprie origini più profonde.