racconti
Anche su Marte… ci pensiamo noi
Come sarebbe la nostra vita se dopo il primo atterraggio su Marte, scienziati e astronauti avessero scoperto e costruito vita su un altro pianeta? Come potremmo proteggerci e prevenire rischi?
CREDITI
Nel 1976 le due sonde Viking della NASA entrarono nell'orbita di Marte e
entrambe inviarono un lander che effettuò con successo un atterraggio
morbido sulla superficie del pianeta. Queste due missioni inviarono le
prime immagini a colori e dettagliati dati scientifici. Da questo atterraggio
scoprirono che entro il 2075 si potrà visitare e vivere su Marte.
Era il 23 aprile del 2075, quando Lucas ricevette la lettera da parte della
NASA per confermargli che la sua domanda per il viaggio su Marte è stata
accettata e che sarebbe partito tra una settimana. Emozionato e contento,
iniziò a preparare tutto ciò che si sarebbe portato con se, decise, inoltre, di
comunicarlo a tutta la famiglia e agli amici.
Il giorno dopo aveva invitato a cena i suoi amici più cari per comunicare
loro la notizia, la cena procedette bene finché la sua amica Aly non gli
chiese se avesse valutato la possibilità di eventuali rischi e pericoli durante
la missione. In quel momento Lucas si rese conto di non avere abbastanza
informazioni sull’assicurazione sui viaggi spaziali e quindi non aveva
nessuna protezione.
La sua felicità si trasformò in angoscia e terrore, si era fatto trasportare
dall’entusiasmo e aveva trascurato la cosa più importante.
Decise di chiedere aiuto ai suoi amici, in particolare ad Aly dato che suo
fratello avrebbe fatto parte dello stesso viaggio; la sua amica gli consigliò
di recarsi da Unipol il giorno successivo, dove era convinta loro gli
avrebbero chiarito tutti i dubbi sui possibili rischi e gli avrebbero proposto
una specifica polizza.
Il giorno successivo si recò subito nell’ufficio Unipol più vicino, ma i
dipendenti risposero di non aver ancora creato un’assicurazione sui viaggi
nello spazio in quanto pochissimi intraprendevano questo tipo di viaggio e
il premio assicurativo sarebbe stato troppo oneroso.
Decise comunque di partire, in quanto il suo sogno sin da bambino era
quello di andare su un altro pianeta, e non aveva intenzione di perdersi una
opportunità come questa, nonostante il grande rischio.
Il giorno della partenza arrivò in fretta. Lucas, sebbene ancora preoccupato
dall’assenza di una copertura assicurativa, salì a bordo del veicolo spaziale
con il cuore colmo di emozione. Il decollo fu perfetto, e in poche ore la Terra
non era altro che un punto blu nell’immensità dello spazio.
Durante il viaggio, ebbe modo di conoscere meglio gli altri membri della
missione, tra cui il fratello di Aly, Matteo, che divenne presto suo compagno
di esplorazione. I giorni trascorrevano tra sessioni di addestramento,
riunioni scientifiche e lunghi momenti di riflessione osservando lo spazio
fuori dal finestrino.
Quando la navicella atterrò su Marte, Lucas fu sopraffatto da un senso di
meraviglia. Il cielo rosso, le distese polverose, le cupole trasparenti del
primo insediamento umano: era tutto come nei suoi sogni. Ma ben presto,
si accorsero che non erano soli.
Una squadra di esploratori, durante una ricognizione, trovò tracce di
microrganismi attivi sotto la superficie. Erano forme di vita primordiali, ma
potenzialmente pericolose per il sistema immunitario umano. La scoperta
fu rivoluzionaria e inquietante.
Dal momento del decollo non si ebbero più notizie di Lucas e tutti i
viaggiatori, nessuno sapeva se fossero vivi o morti.
Fu allora che la questione della protezione e della prevenzione dei rischi
tornò a essere centrale. I biologi iniziarono a lavorare su protocolli di
quarantena e vaccini.
Dopo sei mesi, Lucas tornò sulla Terra sano e salvo. Portava con sé
campioni di roccia, dati preziosi e un’esperienza che cambiò per sempre la
sua vita. Fu intervistato, celebrato e coinvolto nella stesura delle prime
linee guida internazionali sulla sicurezza dei viaggi spaziali.
La sua scelta coraggiosa non solo realizzò il sogno di un bambino, ma aprì
la strada per una nuova generazione di esploratori. E mentre guardava il
cielo notturno, Lucas sapeva che quello era solo l’inizio.
Dopo questo episodio le compagnie assicurative sulla Terra, tra cui Unipol,
iniziarono finalmente a sviluppare pacchetti specifici per viaggi nello
spazio.