programma festival

Siamo fatti della stessa sostanza degli oggetti Lectio di Chiara Alessi: una storia di “cose”. Di chi le ha fatte. Di chi le ha usate. Una storia di tutti noi.

QUANDO

domenica 12 giugno ore 19:00

PRESSO

Gallerie d'Italia - Torino

«Le cose sono concentrati di racconti, memorie, odori, affetti, transizioni, ricordi. Quando perdiamo un oggetto, perdiamo proprio un pezzo di passato.»

Ci dicono che gli oggetti parlano, che basta metterli su un piedistallo e quelli ti raccontano chi sono. Ma spesso, nelle sale silenziose di un museo, tu li fissi immobili e loro non ti dicono nulla. Chiara Alessi ha provato a tirarli giù e farci qualche chiacchiera. Lo ha fatto prima su Twitter, nei mesi strani in cui eravamo tutti chiusi in casa senza poter viaggiare, senza poter entrare in un museo, o una libreria, senza scuola né teatro. Giorno dopo giorno, per 90 giorni, ha costruito un archivio virtuale raccontando in due minuti e venti gli oggetti della storia del Novecento italiano: sono oggetti grafici o architettonici, oggetti anonimi o di firma, invenzioni o fallimenti, oggetti grandi come un autogrill o piccoli come le graffette di una spillatrice; oggetti su cui sedersi, da guidare, con cui scrivere, da mettersi addosso o da mangiare. Sono cose conosciute, ma più sorprendenti di quel che crediamo.

Quel museo virtuale, arricchito, trasformato e illustrato da Paolo D’Altan, è approdato in un libro, Tante care cose: un libro di design che però non parla di design ma di persone, idee, invenzioni, errori.
Un libro che sul palco di Archivissima prenderà vita grazie alla sua autrice, che racconterà di come cambia l’identità di un popolo attraverso le cose che inventa e usa.
 

PERSONE

Chiara Alessi (1981) si occupa di cultura materiale e design, su cui scrive, tiene lezioni e, quando si può, cura mostre. È docente a contratto al Politecnico di Milano. Ha pubblicato i saggi Dopo gli anni Zero. Il nuovo design italiano (Laterza, 2014), Design senza designer (Laterza, 2016), Le caffettiere dei miei bisnonni (Utet, 2018) e Prince. Il corpo del figlio con Marius Ani Oulakolé (People, 2020). La sua rubrica lanciata su Twitter nel 2020 in pieno lockdown, #designinpigiama, ha totalizzato una novantina di puntate con milioni di visualizzazioni, ma soprattutto è stata l’occasione, per una comunità che cresce di giorno in giorno, per interagire, aggiungendo dettagli storici o aneddoti personali alla storia collettiva.

INDICAZIONI AGGIUNTIVE

Ingresso libero su prenotazione disponibile nella sezione "ALTRI LINK"