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Limone Lunare. Archivio di fonti orali dei movimento politici siciliani negli anni '60 e '70 del Novecento

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Limone Lunare - Archivio di fonti orali dei movimenti politici siciliani negli anni 60 e 70 del Novecento
Limone Lunare - Archivio di fonti orali dei movimenti politici siciliani negli anni 60 e 70 del Novecento
Palermo - Via Santa Teresa
Limone Lunare - Archivio di fonti orali dei movimenti politici siciliani negli anni 60 e 70 del Novecento
Limone Lunare è un archivio costituito da fonti orali prodotte all'interno dell'omonimo progetto di ricerca – a cura di Giulia Crisci e Camille Pageard – che restituisce testimonianze dei movimenti politici degli anni '60 e '70 del Novecento in Sicilia ed evidenzia le strategie di emancipazione dai sistemi di dominazione attraverso forme di auto-organizzazione collettive tra protesta, lotta ed espressione artistica, con particolare attenzione al lavoro politico e poetico di Danilo Dolci. Il nome dell’archivio è tratto da un’opera di Danilo Dolci, Limone Lunare: poema per la radio dei poveri cristi, in cui l’autore raccoglie alcuni dei versi scritti durante l’esperienza della trasmissione di Radio Libera Partinico, la prima radio pirata in Italia che il 25 marzo del 1970 rompe il monopolio Rai per lanciare un grido d’allarme e una richiesta d’attenzione per le popolazioni terremotate della valle del Belice, ancora abbandonate a due anni dal sisma che aveva distrutto interi centri e molte vite umane. Il podcast affida la presentazione dell’archivio proprio a una traccia estratta dall'edizione del 2005 di parte del materiale proveniente dalla trasmissione di Radio Libera, edita dal Centro Sviluppo Creativo Danilo Dolci, denominata SOS Appello di Radio Libera Partinico: si tratta dei minuti iniziali della trasmissione radiofonica con i quali viene lanciato un appello per dare voce ai ‘Poveri cristi’ della Sicilia occidentale e accendere i riflettori sulle condizioni delle popolazioni delle valli del Belice, del Carboi e dello Jato dopo il terremoto del 1968. Questo archivio vuole essere un invito a creare spazi per una riscrittura della storia delle persone a partire dalle loro voci. Cambiare significa anche avere il coraggio di riscrivere.
CREDITS

Giulia Crisci, Camille Pageard, Sara Manali, Michela Nalbone, Giuseppe Camiolo, Associazione booq