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La storia della TV. Quando l’archivio è immaginario collettivo

Rai Teche (697)
04 giugno 20:00

Se la televisione è stata considerata da sempre come una scatola magica, allora come si può definire l’archivio che ne conserva tutte le immagini, dalla prima all’ultima trasmissione?

Le Teche Rai, il più grande archivio audiovisivo italiano, sono un patrimonio che racchiude la nascita di una nazione: generazioni di persone che una dopo l’altra di sono avvicendate davanti allo schermo, si sono sono unite davanti allo schermo, si sono specchiate nello schermo.

La televisione come elemento biografico di ognuno di noi: «Cosa stavi facendo quando al telegiornale hanno annunciato il rapimento Moro?», «Dov’eri la notte della vittoria dei Mondiali nel 2006?» «Con chi eri sul divano quando Tito Stagno ha pronunciato il famoso Ha toccato, ha toccato per raccontare il primo allunaggio?».

Come una macchina del tempo, la TV ci può riportare là dove i nostri ricordi appaiono sfuocati: un po’ come succede con Bambini nel tempo - l’Italia, l’infanzia e la TV documentario del 2015 prodotto da Rai Teche e Rai Cinema, curato da Maria Pia Ammirati, Roberto Faenza e Filippo Macelloni —  che attraverso un montaggio impeccabile tra sguardi e parole, primi piani, corse sfrenate, domande scontate (degli adulti) e risposte sorprendenti (dei bambini) riesce collegando i puntini di un archivio immenso come quello della Rai a ridare nuovi contorni, nuovi colori alle nostre memorie sbiadite dagli anni che passano.

La storia della TV così s’incrocia con la nostra storia, che siano cartoni animati, fatti di cronaca, avvenimenti sportivi: anche senza comparire in volto o nei titoli di coda di un programma, noi tutti facciamo parte del grande spettacolo conservato nelle Teche della Rai. Un patrimonio che internet ha reso raggiungibile in pochi secondi: accessibile a tutt*, il sito di Rai Teche è un enorme archivio digitale dove dietro a ogni immagine, a ogni nome, a ogni clic si cela il lavoro di decine di persone che rendono possibile la fruizione di materiali di ogni genere. Un costante lavoro di preservazione e innovazione, un servizio pubblico che porta nelle nostre case un cosmo di elementi audiovisivi che vale 5 milioni di ore di storie, 155 milioni di documenti indicizzati e 1 milione di foto digitalizzate: uno spazio di consultazione in cui perdersi, o meglio, dove perdersi nella Storia per ricostruire storie

Si sa però: per ogni documento digitalizzato, ne corrisponde uno fisico, originale che trova spazio in uno spazio concreto. Non fa eccezione questo caso, ed è alla ricerca di questo spazio che con Valentina De Poli abbiamo preso il treno per Torino e ci siamo dirett* in via Verdi per visitare gli spazi della Mediateca Rai: lì fra sale per la consultazione dei materiali di archivio e quelle per le visioni di gruppo abbiamo scoperto fotografie, manifesti, cartoline, locandine legate alla storia dei programmi Rai.

Quando

04 giugno 20:00

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