L'archivio

Archivio Diaristico Nazionale e Piccolo Museo del Diario di Pieve Santo Stefano

Archivio Diaristico Nazionale e Piccolo Museo del Diario di Pieve Santo Stefano

L'Archivio diaristico nazionale è stato fondato nel 1984 dal giornalista e scrittore Saverio Tutino ed è nato per raccogliere e conservare diari, memorie, epistolari della gente comune, italiane e italiani che hanno lasciato una traccia scritta della propria vita. Oggi l'Archivio raccoglie oltre 9mila testi unici e molte di queste storie sono oggi diventate dei libri.

Per incentivare l'invio di questi documenti Tutino diede vita al Premio Pieve, che è ancora oggi il fulcro dell'attività dell'Archivio e si tiene ogni terzo fine settimana di settembre, da ben 36 anni. Fra i primi 100 testi che arrivano ogni anno ne vengono selezionati 8 da una giuria nazionale e fra questi finalisti viene scelto, a settembre, il vincitore. Quest'ultimo viene poi pubblicato da un editore nazionale.

Nel 2013, a pochi passi dall’Archivio, è stato aperto il Piccolo museo del diario, sempre nel piccolo paese di Pieve Santo Stefano, nell'Appennino toscano. Si tratta di un museo nato per raccontare l’Archivio dei diari e le preziose testimonianze autobiografiche che conserva; un percorso museale che accoglie il visitatore in maniera coinvolgente e innovativa e lo conduce per mano attraverso le scritture di persone comuni che hanno raccontato la storia d’Italia da un punto di vista assolutamente inedito. Memorie private che da storie singole e personali sono diventate storie collettive e universali, affiancandosi così alla Storia con la S maiuscola e intrecciandosi ad essa al punto da far parlare di “storia scritta dal basso”.

Le persone pensano spesso agli archivi come a dei luoghi immobili e polverosi, ma a Pieve Santo Stefano non è affatto così: entrare oggi nel Piccolo museo del diario significa aprire idealmente tutti gli scaffali dell’Archivio dei diari, scartabellarne i faldoni, aprirne le lettere, sfogliarne i diari e ascoltare, toccare o sfiorare una delle novemila storie qui custodite.

Memorie divenute oggi – letteralmente - le pareti del Piccolo museo del diario: la visita si fa esperienza unica fatta di suoni, voci, luci, parole che volano nell’aria e dialogano con il visitatore, sempre più immerso in un percorso intimo, in un confronto costante con sé stesso, col proprio passato, con la memoria del proprio Paese.

Il Piccolo museo del diario è stato progettato da dotdotdot, studio multidisciplinare di Milano; il progetto si è ispirato a Il paese dei diari di Mario Perrotta.