Atlante sonoro

Professione, fotoreporter. Quando l’archivio è informazione

Archivio Storico Intesa Sanpaolo

7 milioni di fotografie di tipo analogico, compresi negativi su vetro e pellicola, provini a contatto, stampe per lo più in bianco e nero e diapositive a colori, databili dall’inizio degli anni Trenta agli anni Novanta del Novecento: a osservarlo da fuori l’Archivio Publifoto — acquisito da Intesa Sanpaolo nel 2015 con l’obiettivo di valorizzarlo in quanto bene culturale nazionale — può intimorire per la mole e l’importanza della sua documentazione.

Ma una volta entrat* nell’ex caveau della banca che è stato allestito come spazio per conservarlo al meglio, il timore lascia spazio allo stupore e alla meraviglia: lo sa bene Valentina De Poli, che ha potuto immergersi «in un mondo ormai consegnato alla storia ma capace di suscitare ancora emozioni intatte» come lo ha definito una volta Aldo Grasso. 

Decine di migliaia di fotografie di cronaca, politica, costume, società, cultura, sport, paesaggio e architettura realizzate sia dai fotografi che lavorarono alle dipendenze della Publifoto, sia da altri fotografi o agenzie italiane e straniere per i quali si occupava della distribuzione: ma non solo, visto che natura dell’archivio è essere luogo dell’emerso ma anche del sommerso.

E dunque accanto alle fotografie ecco anche appunti, agende, biglietti, corrispondenze appartenute a figure che al giorno d’oggi ci sembrano mitologiche: i fotoreporter, simboli di una professionalità che è andata estinguendosi nei decenni, ma che conserva il fascino di chi ha saputo trasformare la cronaca in arte. 

Una storia che si può ripercorrere nel dettaglio grazie al minuzioso lavoro di archiviazione che ha accompagnato da sempre l’attività di Publifoto, il cui fondatore Vincenzo Carrese intendeva come un patrimonio culturale da consegnare alle generazioni successive: un missione portata avanti dall’Archivio Storico Intesa Sanpaolo che, forte dell’esperienza decennale maturata nella gestione e valorizzazione della propria Sezione fotografica, ha permesso alla stella di Publifoto di continuare a brillare in mostre, pubblicazioni, occasioni di didattica.

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