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Il mondo non si è fermato mai un momento Una fotografa analogica si racconta. Giulia Cuter e Giulia Perona di Senza Rossetto intervistano Paola Agosti
Il trasferimento da Torino a Roma in giovane età, gli anni Settanta da testimone con la sua macchina fotografica dell’attualità politica, sindacale, economica italiana, ma anche del movimento femminista nato in quel decennio — di cui conserva oggi nel suo archivio ventidue mila scatti che fermano nel tempo sia il lato pubblico del movimento, le strade le manifestazioni i comizi ma anche quello più interno, una dimensione fatta di case delle donne, consultori, redazioni di riviste; il reportage etnografico, per documentare la fine della civiltà contadina del Piemonte più povero — la descrizione, attraverso centinaia d’interviste della civiltà contadina schiacciata dall’avvento dell’industrializzazione: una tematica del profondo nord e insieme universale.
E poi le vicende dell’emigrazione piemontese in Argentina, che raccontare il mondo un po’ fuori dal tempo di chi emigra e non sa dimenticare la terra alla quale rimane legato per sempre; il ritratto, sia di quei personaggi che caratterizzato il Novecento con la loro attività intellettuale, che dei cani — la passione di una vita.
Paola Agosti ha attraversato con la sua opera la seconda metà del secolo scorso, restituendo con le immagini una memoria personale e collettiva.
Ad Archivissima si racconterà in una chiacchierata intergenerazionale a Giulia Cuter e Giulia Perona di Senza rossetto, un progetto che racconta le donne — quelle di ieri, quelle di oggi e quelle di domani — oltre ogni convenzione e stereotipo che la società attribuisce all’universo femminile.
Nato nel 2016 oggi Senza rossetto è un podcast, composto da tre stagioni e alcune puntate speciali; una newsletter di approfondimento che spediamo ogni due settimane, sempre di venerdì; un libro, edito da HarperCollins Italia che si intitola Le ragazze stanno bene.
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