Home page

Chi siamo

Nato nel 2018 sulla scia del format di successo “La Notte degli archivi”, il Festival rinnova il suo impegno nella promozione presso il grande pubblico dei patrimoni e delle storie conservate negli archivi storici e nella valorizzazione dell’Heritage attraverso una commistione di linguaggi e media differenti.

Nel 2023 la manifestazione giunge alla sua sesta edizione: dopo l’esperienza sperimentale della Digital Edition 2020, leedizioni ibride del 2021 e del 2022, Archivissima è pronta a guidare il pubblico alla scoperta di nuove forme di valorizzazione dei contenuti d’archivio: mostra immersiva, retrospettive d’archivio, lunch talk, colazione d’archivio, workshop sul carnet de voyage sono solo alcune delle novità che ci aspettano. Per culminare nella festa del 9 giugno, quando la Notte degli Archivi si aprirà in tutte le regioni italiane per celebrare la Giornata Internazionale degli Archivi.

 

#Carnet de voyage

Il viaggio è esplorazione del diverso e dell’ignoto, apertura verso ciò che non si conosce, desiderio, cammino e suole impolverate. Il viaggio è soprattutto andare, ma questo movimento verso un altrove non esisterebbe senza il racconto di ciò che è stato.

Siamo ciò che memorizziamo nel corso della nostra vita: il nostro passato è influenzato dai ricordi e dalle esperienze che abbiamo compiuto. Ricordiamo le persone, i luoghi, il cibo, la natura più di ogni altra cosa. Da sempre narrazione, conoscenza, esperienza si traducono per chi viaggia in segni, tracce, appunti, memorie, che vivono nelle note a margine, nelle liste dei propositi, nei biglietti, nei disegni, nelle fotografie.

Segni vivi, in cui risuonano emozioni, senza cui tutto resterebbe segno muto.

Da questo desiderio di accompagnare il viaggio portando con sé la traccia del suo divenire nasce il carnet de voyage. Un oggetto fisico e simbolico, al contempo diario e racconto, disegno e immagine, ritaglio, schizzo con cui appuntare il senso di un viaggio, ricostruendo una trama del tempo trascorso nei luoghi visitati attraverso coordinate e mete da raggiungere, strade da percorrere e orizzonti, approdi e derive, miraggi e ritorni.

Chi pensa che sia un vezzo del nostro tempo si sbaglia.

Dal racconto di Petrarca poeta – che nel 1336 descrisse la sua ascensione al Monte Ventoux senza altro fine se non il piacere di un’impresa mai tentata da altri – ai viaggi iniziatici del Rinascimento europeo – che accompagnarono generazioni di artisti e scrittori nei Grand Tour alla scoperta di antichità e paesaggio – fino alle pennellate fissate sui quaderni degli impressionisti, alle parole dei romantici, ai resoconti degli illuministi, il carnet de voyage si diffonde tra pittori, scrittori, architetti, scienziati fino all’apice del suo successo – e del suo potere evocativo: le scoperte delle terre sconosciute che i naturalisti descrissero e trasposero minutamente in annotazioni e disegni. 

L’alba del reportage era appena iniziata. È così che il carnet de voyage vive nel tempo, attraversando pagine di artisti noti e viaggiatori sconosciuti, travalicando generi, mestieri, sensibilità. Luoghi di carta, in cui ritrovare tracce di quello che è stato, cronache di un tempo fissato per sempre nella memoria.

Stupore poetico ed estetica dei frammenti, il carnet ci racconta l’evocazione che ogni viaggio suscita, nel suo senso più ampio, quello interiore, quello dell’ignoto, quello della ricerca: effimera o iniziatica, rituale o pratica, a rivelarlo sono in ultimo i protagonisti speciali di queste narrazioni. I documenti con cui lo raccontiamo.

Arte ibrida, il carnet de voyage testimonia la storia delle epoche, lasciando traccia dei singoli e dei mondi attraversati; come una “letteratura disegnata”, unisce la profondità della parola all’immediatezza espressiva del segno grafico, arrivando, nei suoi esiti più riusciti, a tratteggiare i luoghi attraverso le sensazioni con cui sono stati visti o letti, modo nuovo e plurale di apprendere la realtà.

In questo senso, il carnet de voyage è archivio della memoria e per la memoria.

O meglio, l’archivio del tempo e della polvere del mondo.

ARCHIVISSIMA
Contatti

C.so V. Emanuele II 44 Torino
Tel. +39 349 2887997
CF: 97804960017

Ideato e sostenuto da logo promemoria
Realizzato da logo archivissima
Main partner
logo intesa sanpaolo logo galleria d'italia
Con il contributo di
logo fondazione crt logo camera di commercio industria artigianato
Sponsor
logo reale mutua logo museo lavazza logo iren
Con il sostegno di
logo italgas logo archivio italgas
Con il supporto di logo siae
Con la partecipazione di logo fondazione mauriziano
In collaborazione di
logo dga logo fondazione circolo dei lettori logo scuola holden logo ogr logo pinacoteca agnelli logo museo nazionale del cinema
Magazine Partner logo archivio
Partner
logo archiui logo teatro stabile
Media Partner logo la stampa
Con il patrocinio di
logo ministero della cultura logo regione piemonte logo città di torino logo università di torino logo politecnico di torino logo associazione nazionale archivistica italiana logo rai teche
In kind partner
logo sorgente sparea logo pastificio defilippis
Si ringraziano
logo ferrino logo fondazione arnoldo e mondadori logo fondazione benetton logo giorgio cini logo collezione maramotti logo museo nazionale della montagna logo fondazione corriere della sera
e anche
logo turismo torino e provincia logo visit piemonte logo volo 2006
Charity partner
logo fondazione piemontese per la ricerca sul cancro

Sostieni Archivissima con il tuo 5x1000!

Lavoriamo ogni giorno per creare nuove occasioni di valorizzazione, di approfondimento e di incontro dedicate agli archivi italiani e al loro pubblico. La partecipazione alle nostre iniziative è sempre gratuita, ma da oggi puoi contribuire alle attività di Archivissima con la tua dichiarazione dei redditi. Basta indicare il codice fiscale 97804960017 e apporre la tua firma nel riquadro Sostegno degli Enti del Terzo settore della sezione 5x1000. Un piccolo gesto per sostenere gli archivi e chi se ne prende cura, senza spendere nulla!