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Quattro generazioni di ambasciatori a confronto: quando la diplomazia diventa “affare di famiglia”

Società Napoletana di Storia Patria (582)
Conservato presso la Società Napoletana di Storia Patria (e ancora soggetto a inventariazione e riordino), il “Fondo Ludolf” è indubbiamente da considerare come una fonte inestimabile di informazioni sulla storia e sulla diplomazia prima del Regno delle Due Sicilie e poi del Regno d’Italia. I documenti, appartenenti fino a quel momento all’archivio privato della famiglia, furono donati il 22 marzo 1907 da uno dei suoi discendenti, Guglielmo Ludolf, a Giuseppe De Blasiis, allora presidente della Società. Tuttavia dopo il trasferimento di quest’ultima da piazza Dante al Castelnuovo (Maschio Angioino), il fondo fu gravemente danneggiato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Il contenuto, infatti, oltre a essere stato più volte rimaneggiato, presenta i segni indelebili del suo trascorso. All’interno del fondo è possibile trovare corrispondenze di legazione e private, relazioni su popolazioni e costumi appartenenti ad altre corti estere, documenti ufficiali (istruzioni, certificati, testamenti, atti di matrimonio e di nascita) e anche note e aneddoti intimi e personali che a volte appaiono pensati proprio per essere lasciati alla posterità.
Voce e intervento: Francesca Paola Esposito, dottoranda in Studi Internazionali all’Università di Napoli “L’Orientale” e incaricata del riordino e dell'inventariazione del Fondo Ludolf (indirizzo e-mail: fpesposito@unior.it)

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